lunedì 22 dicembre 2008

Ex Cemamit, quello che in un paese civile non dovrebbe esistere...


Finalmente dopo molto duro lavoro è pronto quello che può definirsi come il "pezzo" più importante di questo nostro anno di servizio civile, il reportage della Ex Cemamit...
Innanzitutto ringraziamo tutti quelli che hanno lavorato con noi permettendoci di completare questo lavoro, dagli intervistati, agli agenti della polizia proviciale Maurizio Lisi e Valerio Costantini che ci hanno guidati sui luoghi per effettuare foto e riprese.
La storia dela Cemamit inizia nei primi anni '60 sull'onda degli investimenti che avrebbero dovuto "emancipare" industrialmente il mezzogiorno.
Nel massimo della sua attività, tra gli anni '70 e '80, nello stabilimento erano impiegati oltre 200 lavoratori, nella Cemamit si produceva tramite la lavorazione di amianto in polvere, manufatti in cemento amianto per il settore edilizio.
Bisogna immaginare queste centinaia di lavoratori che trascorrevano 8 e più ore al giorno in questi locali saturi di polveri d'amianto e privi di qualsiasi protezione.
Bisogna denunciare di quel periodo il totale disinteresse verso i dispositivi di protezione individuale la leggerezza con cui le tematiche della sicurezza venivano trattate e l'opportunismo economico di chi avrebbe dovuto investire sulla sicurezza, perchè se è vero che ancora non era ben chiaro il rischio che si correva per l'esposizione all'amianto, c'erano già delle normative a cui attenersi per chi lavorava in luoghi con un alta concentrazione di polveri.
Denuncia che riguarda anche l'attualità dato che ancora oggi questo disinteresse questa leggerezza e questo opportunismo sono causa delle centinaia di morti sul lavoro l'anno, vera piaga nazionale.

A causa delle polveri respirate nella Cemamit la stramaggioranza degli ex lavoratori Cemamit hanno contratto malattie correlate all'amianto e ad oggi 20 di questi sono deceduti.

E' stato ampiamente dimostrato che anche la bassa esposizione all'amianto può essere causa di malattie gravi e che c'è una correlazione tra presenza d'amianto e concentrazione di tumori tra la popolazione residente e che più è alta la presenza d'amianto più è alta la concentrazione di malattie correlate.
E' scandaloso che a più di 20 anni dall'accertata pericolisità dell'amianto e a più di 10 dalla messa in sequestro dello stabilimento dell'ex Cemamit ancora niente sia stato fatto per bonificare il territorio.
Inoltre è indegno per un paese civile che una zona come la stazione di Ferentino abitata da migliaia di cittadini sia interessata dalla presenza del più grande quantitativo di amianto mai sequestrato in Italia, con la presenza di due stabilimenti: la ex Cemamit e la ex Italfornaci. Quest'ultimo tra l'altro a poche decine di metri da un asilo, da un oratorio e dalla stazione ferroviaria in cui ogni giorno centinaia di pendolari si recano.
Di seguito l'intervista al Presidente della Provincia avv. Francesco Scalia che riconoscendo l'esistenza di una vera emergenza amianto sul territorio della provincia, ammette la mancanza di fondi e competenze per effettuare le bonifiche dell'ex Italfornaci e dell'ex Cemamit...e gli anni passano...

martedì 9 dicembre 2008

Gli enti locali disattendono l'invito della Regione Lazio nel segnalare la presenza di amianto negli edifici pubblici!!!



In riferimento al progetto della Regione Lazio di mappare il territorio interessato dalla presenza di amianto, qui le informazioni, ad un mese dall'attivazione del progetto leggiamo sconcertati la notizia che gli enti pubblici sono tra quelli che hanno dato una risposta del tutta inadeguata all'appello della regione a segnalare la presenza di amianto all'interno delle proprie strutture...

Lo smaltimento dell'amianto rientra nelle più vaste problematiche della tutela della salute e dell'ambiente. Se il settore pubblico è il primo a non considerare la salute del cittadino e la tutela ambientale, ignorando adirittura un appello di un organo istituzionale quale la Regione, ci chiediamo quale siano le conclusioni da trarre da questo atteggiamento di lassismo degli enti locali e se la loro funzione sia davvero quella di migliorare la vita della cittadinanza come detta la costituzione e la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.
Inoltre la Regione Lazio ha messo ha disposizione un kit di facile utilizzo per accertare la presenza di amianto. Per informazioni si può contattare: Team Mappatura Amianto Lazio-tel.0761-5185239, e-mail mappa.amianto@asl.vt.it.
Si possono inoltre consultare i siti web: www.prevenzioneonline.net e www.laziosaluteesicurezza.it

Ricordiamo che le segnalazioni da parte degli enti pubblici dovranno pervenire alla Regione entro il 31/12/2008...

giovedì 6 novembre 2008

Marrazzo a Ferentino


In occasione dell'apertura al pubblico del tratto di mura poligonali restaurate grazie al contributo della regione. Il preseidente della Regione Lazio Piero Marrazzo è venuto a Ferentino. Noi lo abbiamo "intercettato" e intervistato facendogli alcune domande sulla valorizzazione del territorio e sulla bonifica dell'amianto. Nell'ultima parte dell'intervista, relativa alle bonifiche dall'amianto il Presidente é stato poco chiaro. Al punto che abbiamo ritenuto utile sottotitolarlo per una migliore comnprensione. Giudicate voi...

martedì 28 ottobre 2008

Industrializzazione e sostenibilità ambientale



In questi giorni in cui il dibattito sull'opportunità di una riduzione dei gas serra è stato al centro dell'attenzione pubblica, noi dello sportello Bastamianto abbiamo chiesto in un intervista ad Augusto Pascucci, della segreteria nazionale della Uil-Cem, se sia possibile un'industria a basso impatto ambientale soprattutto in un territorio, come quello ciociaro, martoriato da un industria, che sì ha portato lavoro e sviluppo ma che probabilmente ha minato il futuro della "terra" e la salute delle nuove generazioni.

martedì 21 ottobre 2008

Videocon, punto della situazione


Torniamo ad occuparci della situazione della Videocon, con questo nuovo video sull'incontro che gli operai in protesta hanno avuto con alcuni rappresentanti dell'Idv.
In questo incontro è stata proiettata l'interrogazione parlamentare degli Onorevoli Di Pietro, Donati, Scilipoti che ha portato a conoscenza il Parlamento Italiano della situazione dei lavoratori della Videocon. C'eravamo anche noi.
Intanto come riportato dal quotidiano "Il Messaggero" il 18/10, dopo tanto attendere è arrivata la risposta della famiglia indiana Dooth, proprietaria della Videocon, che ha manifestato l'intenzione di incontrare le parti non prima del 7/11 al Ministero del Lavoro; ma del piano industriale che doveva essere presentato non c'è ancora nessuna traccia.
I lavoratori sono sempre più esasperati e con Rsu e sindacati hanno preparato un manifesto d'appendere nei 91 comuni della ciociaria per chiedere solidarietà

martedì 14 ottobre 2008

Ci sono cose tra cielo e terra che gli umani non debbono sapere.

Ieri ci siamo accorti che la nostra mail ufficiale info@provinciafrosinonebastamianto.it è stata disattivata.
Da una quindicina di giorni in effetti non si riceveva posta, con nostra sorpresa, in quanto si attendevano notizie, importanti e non, comunque importanti per noi.
Dopo un periodo di relativa quiete in cui ci siamo abituati ad essere spudoratamente ignorati (la luce e il gas ce li hanno già staccati, e anche in quel caso all’improvviso e senza nessun avvertimento;
il computer non si è potuto avere, ma abbiamo i nostri e si lavora), alla mail non ci pensavamo.
Ora, non vogliamo sindacare sul risparmio dei 30 euro che la Provincia di Frosinone avrà e con cui potrà pagare qualche risma di carta, del resto perché pagare un sito Web mai usato tanto più che noi abbiamo aperto un blog aggratis, e che una mail sempre aggratis la fai in cinque minuti? Fatto!
sportellobastamianto@gmail.com
Ma certo, ragazzi, e che ci vuole ad avvisare prima, così che noi ci attrezziamo in tempo!
Tanta maleducazione nei nostri confronti (la chiamiamo maleducazione perché siamo educati) non si capisce!
Oppure sì?
Ognuno può farsi un’idea.

lunedì 13 ottobre 2008

La Regione Lazio ha deciso di fare la mappatura dell'amianto!!!


Stamane arrivati in ufficio abbiamo letto questa notizia è per un momento ci è venuto un dubbio: "Stiamo ancora sognando?".
Invece è tutto vero, ci siamo messi subito al lavoro e in breve tempo siamo riusciti a trovare tutte le informazioni necessarie per capire bene di cosa si tratta.
In pratica la Regione Lazio in ottemperanza alla legge 257 del 1992 e del D.M. 101 del 2003, ha conferito al Laboratorio di Igiene Industriale - Centro Regionale Amianto, Asl di Viterbo, "l'incarico di realizzare la mappatura, che permetterà di conoscere il quadro complessivo dei MCA(Materiali Contenenti Amianto) negli edifici o ambienti aperti al pubblico, negli impianti industriali e nei siti dismessi".
Il progetto verà diviso in tre fasi di attuazione che si realizzeranno in periodi diversi.

Prima fase. Termine dicembre 2008, censimento che interessa le seguenti strutture:
a)Edifici pubblici o apertial pubblico.
b)Siti industriali dismessi.
c)Siti estrattivi.
d)Grandi impianti industriali.
e)Impianti a pressione.

Seconda fase.Data di inizio non ancora specificata, rilevamento diretto e georeferenziazione delle strutture censite.

Terza fase. Data di inizio non ancora specificata, interessa il censimento di tutti gli edifici privati contenenti amianto sia civili che industriali, esclusi dalla prima e dalla seconda fase.

La nostra speranza e che presto si venga a conoscenza dell'attuazione anche della seconda e terza fase.

Per il censimento della prima fase, sono state predisposte apposite schede di autonotifica che verranno inviate a tutte le pubbliche amministrazioni ed ai proprietari di edifici o impianti aperti al pubblico, con termine ultimo da parte del cittadino di inviare la schede di autonotifica entro il dicembre 2008.
Ci teniamo molto a evidenziare che per i siti dimessi sono le Province le ASL e l'ARPA (cliccando sui nomi degli enti si aprirà direttamente la pagina dei contatti) a dover segnalare la presenza di amianto. Invitiamo la cittadinanza a conoscenza di siti dimessi contenenti amianto di segnalare alle suddette istituzioni tale presenza.
Questo è il link al sito della regione che specifica il progetto
Qui è possibile vedere la scheda di autocompilazione

giovedì 9 ottobre 2008

Crisi del settore industriale nella provincia di Frosinone?



Dovendo andare nella sede dell'amministrazione provinciale di Frosinone a sbrigare delle faccende riguardanti il nostro servizio civile, abbiamo approfittato della giornata del 2 ottobre, quando davanti alla sede della provincia si è svolta una manifestazione sindacale del settore chimico e manifatturiero.
Avendo saputo che ci sarebbero stati anche i rappresentanti della Videocon abbiamo colto l'occasione per approfondire sulla questione e capire se la crisi della Videocon è legata a una crisi più generale del comparto industriale del nostro territorio. Così effettivamente ci sembra essere, sia dalle parole degli intervistati che dagli interventi dal palco, inoltre sono stati forniti dei dati molto preoccupanti sulla situazione occupazionale e del mondo del lavoro nella provincia di Frosinone, considerata la prima provincia industriale del Lazio.
Per approfondire, questo link è ai dati riguardanti la situazione dell'occupazione
Guardate il video.

lunedì 6 ottobre 2008

"La Provincia" si accorge del nostro lavoro dopo tre mesi e non ci cita


Domenica 5 ottobre 2008, a pagina 42, "la Provincia", quotidiano locale della provincia di Frosinone, titola "Morolo discarica choc sotto il ponte della TAV" nel quale si racconta dello << scandalo a cielo aperto lungo la zona periferica di Morolo >>.
L'articolo si chiude con le seguenti frasi: << Una condanna pubblica e d'obbligo e viene da chiedersi anche come mainessuno si sia accorto dell'incredibile cumulo di detriti e scarti di ogni genere che da mesi giacciono nell'area della stazione di Morolo >>. A noi fa piacere che "la Provincia" si occupi di queste tematiche << in tempi in cui il dibattito sul rispetto dell'ambiente e sulla tutela è sempre più acceso e in una provincia, la nostra, dove finalmente qualcosa sembra muoversi sul fronte dell'ecocompatibilità >> e che << le discariche dovrebberio essere ormai una cosa superata >>.
Bastamianto si è occupata della suddetta discarica abusiva nel luglio 2008 con questo video, che parla della situazione del luogo dal marzo dello stesso anno.
Ci rammarica il fatto che se "La Provincia" e gli altri media locali, avessero risposto alla nostra segnalazione di tre mesi fa , la notizia della discarica sarebbe giunta prima all'attenzione di tutti.

Risarcimenti per le vittime dell'amianto


Sul sito del Codacons c'è una segnalazione riguardo a un fondo d'indennizzo per le vittime d'amianto. Negli Stati Uniti è stato creato un fondo al qualle possono accedere anche le vittime italiane di mesotelioma dovuto all'amianto. Accedere al fondo non comporta nessun anticipo di spesa.
Per maggiori informazioni consultare la seguente pagina web del sito della Codacons.
per accedere al fondo si può scaricare il modulo da compilare direttamente dalla pagina web suddetta.

Martufi, punto della situazione


Il 23.07.2008 a Ferentino si sviluppa un incendio alla "Martufi Termoidraulica" che allarmò, e non poco, la popolazione.
I media locali attribuirono la frase "è bruciato anche l'amianto..." al dirigente dell'Arpa di Frosinone frase da brivido dato che è risaputo che l'amianto non brucia.
A quasi due mesi dal disastro, il magazzino si presenta con il tetto di eternit seriamente danneggiato, in parte letteralmente sbriciolatosi a causa delle elevatissime temperature raggiunte dalla struttura in ferro del magazzino. Bastamianto spera di documentarne presto la bonifica.

mercoledì 1 ottobre 2008

Marco Travaglio a Frosinone



Il 24 settembre siamo andati alla libreria Ubik di Frosinone a vedere la presentazione del libro "Il Bavaglio" di Marco Travaglio, Peter Gomez e Marco Lillo.
A presentare il libro c'era lo stesso Travaglio, il quale, parlando per più di due ore, ci ha dato molti e interessanti spunti di riflessione. Alla fine siamo riusciti anche ad intervistarlo e a dargli un dvd con il video della Videocon da noi realizzato, raccomandandogli di vederlo e diffonderlo.
Pubblichiamo nel video parte del discorso di Marco Travaglio e l'intervista.

martedì 30 settembre 2008


Durante la nostra visitaalla videocon, abbiamo fatto questa intervista al sindacalista Alessandro Piscitelli della UIL-CEM, che ci spiega le difficoltà avute durante una vertenza sull'amianto. Sia sul punto di vista dei benifici dei lavoratori sia per quanto riguarda la bonifica degli stabilimenti.

giovedì 25 settembre 2008

Crisi alla Videocon di Anagni


In queste settimane oltre all'Alitalia, è in crisi una grande azienda del nostro territorio, la Videocon (ex Videocolor) di Anagni.Questa crisi è molto grave e rappresenta un'emergenza non solo locale ma nazionale, dato che riguarda il destino di circa 1400 dipendenti. La storia della Videocon degli ultimi anni è molto travagliata, questa azienda era fino a non molti anni fa leader nella produzione mondiale di cinescopi si chiamava Videocolor ed era sotto il controllo della Thomson, famosa multinazionale francese produttrice di TV. La Videocolor nel suo ultimo anno a gestione Thomson, aveva un bilancio in attivo di circa 185 mln di euro ed era passata dalla produzione dei tubi catodici a quella di televisori al plasma. Questo era il 2005. Infatti, (nel 2005), la Thomson, seguendo le logiche del neoliberismo economico e della globalizzazione, decise di delocalizzare la propria produzione in paesi in via di sviluppo dove i costi di produzione sono estremamente più bassi. Così decise di vendere la proprietà degli stabilimenti di Anagni ad una multinazionale Indiana, la Videocon.
In accordo con il governo e i sindacati la Videocon si impegnò a garantire l'occupazione di 1500 dei 2500 dipendenti dell'azienda per 3 anni. E tanti ne sono passati. In questi tre anni, secondo quello che dicono i dipendenti, non è stato prodotto neanche un televisore. I lavoratori si sono limitati ad assemblare materiale importato dall'estero per poter usare il marchio "Made in UE", nonostante la presenza, nei locali di lavoro, di macchinari tecnologicamente all'avanguardia per produrre televisori al plasma.
Ora gli indiani hanno deciso di cambiare il piano industriale concordato 3 anni fa, con il chiaro intento di tagliare drasticamente il personale, mettendo a rischio il posto di lavoro di 1400 dipendenti.
Questa situazione non è unica, ma si aggiunge ad altre situazionio di crisi che riguardanio grandi aziende del nostro territorio, con un totale di circa 17 mila posti di lavoro in pericolo.
Il video pubblicato, da noi realizzato, descrive la situazione dal punto di vista degli operai.
Ed esprime tutta la nostra solidarietà a chi rischia il lavoro e la garanzia di un futuro tranquillo per se e i propri famigliari.

N.B.: Ieri 24/09/2008 a Frosinone è venuto il giornalista e scrittore Marco Travaglio
per presentare il suo ultimo libro, noi siamo andati ad ascoltarlo ed alla fine gli abbiamo consegnato una copia di questo video raccomandandogli di vederlo e diffondere il caso... Speriamo.

mercoledì 17 settembre 2008

C'è amianto nel centro storico di Ferentino??



Per sfuggire alla calura estiva del nostro ufficio, siamo usciti a fare una passeggiata e abbiamo approfittato per mostrare le bellezze del centro storico di Ferentino ai nostri colleghi che vengono da fuori regione. Da bravi turisti ci siamo attrezzati con le macchine fotografiche e abbiamo fatto delle splendide foto. Ma ahinoi al nostro occhio, allenato ad individuare manufatti contenenti fibre di amianto, ben presto si sono palesati comignoli e tettoie in eternit, anche in avanzato stato di deterioramento...
A quel punto, senza eccessivi allarmismi, la nostra passione per l'arte e la storia si è legata al nostro senso del dovere che ci ha portato alla realizzazione di questo video collage, connubio tra bellezza e degrado, nella speranza di una utilità verso la sensibilizzazione di chi è tenuto a vigilare, su quello che è riconosciuto come un rischio per la salute pubblica.

giovedì 24 luglio 2008

Eletto nuovo presidente Associazione Italiana Esposti Aianto (AIEA)


Lo scorso 3 luglio, a margine della conferenza di presentazione delle firme raccolte a favore del disegno di legge Casson-Pegorer a Roma, è stato eletto il nuovo presidente dell'AIEA, Il Sig. Armando Vanotto.
Primo atto del nuovo presidente è stato quello di costituire l'AIEA come parte civile nel processo penale contro la Marina Militare.

mercoledì 16 luglio 2008

Incontro tra Aiea e Inail, in materia di risarcimenti ad esposti ed ex esposti all'amianto


Giovedì 3 luglio a Roma c'è stato un incontro tra i rappresentanti dell'ass.naz.esposti all'amianto e rappresentanti dell'ist. naz. per assicurazione agli infortuni sul lavoro. Incontro per conoscere la situazione dei dati relativi al numero degli esposti che hanno diritto ai benifici previdenziali e accordarsi per evitare le lungaggini derivanti dai processi giudizari.

Consegna firme raccolte per le petizioni a favore degli esposti e ex esposti

Giovedì 3 luglio siamo stati alla conferenza stampa di consegna delle firme, indetta dal presidente dell'ass.naz. esposti all'amianto, Fulvio Aurora e con la presenza, tra gli altri, dei senatori Casson e Pegorer firmatari della proposta di legge.
Abbiamo realizzato un video che pubblichiamo.

lunedì 7 luglio 2008

Ci risiamo, Ancora rifiuti abbandonati!



Nei nostri pellegrinaggi ci siamo imbattuti in quella che si può definire una "bella" discarica abusiva, che si aggiunge alle molte altre che deturpano il nostro martoriato territorio. Il posto si trova sotto un ponte della superveloce a Morolo, vicino alla stazione, non lontano dal confine con Ferentino e da Via della Bonifica. Il sito è già conosciuto dalle forze dell'ordine. Speriamo che presto si riesca ad intervenire seriamente e con determinazione contro quello che è il pericolo maggiore per la salute della nostra valle e dei suoi abitanti. Non per creare allarmismo ma per ogni emergenza ci sono sempre dei segnali che ne determinano l'inizio, i quali puntualmente vengono ignorati...

martedì 17 giugno 2008

Dicono di noi

Tra domenica 15 giugno 2008 e lunedì 16, la stampa locale e Lazio tv si sono occupati di noi e del nostro lavoro, ringraziamo i giornalisti e pubblichiamo di seguito gli articoli e il servizio che ci riguardano; A presto pubblicheremo nuovi lavori su cui stiamo lavorando.




"La Provincia" 15/06/2008



"Ciociaria Oggi" 15/06/2008


"Il Messaggero"-Frosinone 16/06/2008

Alcune precisazioni: sull'articolo de "Il Messaggero" è stato scritto che abbiamo fatto una mappatura delle aree a rischio, questo è inesatto, purtroppo non è possibile fare una mappatura completa delle aree a rischio perchè sono tante e aumentano in continuazione. Inoltre non abbiamo ne i mezzi ne le competenze necessarie per svolgere un opera del genere, la quale necessiterebbe fondi di cui non disponiamo.
Seconda precisazione riguarda la bonifica della Cemamit, sull'articolo de "Il Messaggero" è scritto che bisogna effettuarla entro il 2008 altrimenti verranno persi gli stanziamenti, questo è inesatto in quanto non è la bonifica che deve essere effettuata entro il 2008, ma la presentazione del progetto di caratterizzazione, il quale determina la quantità d'amianto presente nel sito e quale metodologia di smaltimento risulti più idonea.
Il Comune di Ferentino, deve presentare entro il 31 dicembre 2008 tale progetto, pena la perdita del finanziamento per la caratterizzazione di euro 87.314,92 come sancito dall'accordo tra i Ministeri competenti e la Regione Lazio il 25 settembre 2007.

venerdì 13 giugno 2008

Dove Siamo

Come raggiungere lo Sportello Basta Amianto di Ferentino ?

mercoledì 21 maggio 2008

Petizioni a favore degli esposti ed ex esposti all'amianto


Presentiamo due petizioni: "Disposizioni a favore dei lavoratori e dei cittadini esposti ed ex esposti all'amianto e dei loro familiari, nonchè delega al Governo per l'adozione del Testo Unico in materia di esposizione all'amianto" e "Emanazione del decreto attuativo del Fondo per le vittime dell'amianto". Esse si propongono tre obiettivi prioritari: la bonifica del territorio, la realizzazione di forme adeguate di tutela sanitaria e l'efficiente funzionamento del "Fondo per le vittime dell'amianto".
Primo obiettivo: avviare in tutte le regioni la mappatura dell'amianto (si stima che almeno 32 milioni di tonnellate di amianto e di prodotti che lo contengono permangono nel nostro paese); non sono state completate e spesso neppure avviate le bonifiche negli edifici e nei luoghi pubblici, privati e militari nonchè negli edifici industriali dismessi.
Secondo obiettivo: attuare in tutte le regioni la sorveglianza sanitaria degli ex esposti da parte delle A-usl, e predisporre i registri dei mesoteliomi; aumentare i finanziamenti alle ricerche per la diagnosi precoce e la cura delle malattie correlate all'amianto.
Terzo obiettivo: rendere operante e sufficiente il "Fondo per le vittime dell'amianto" per il risarcimento delle vittime dell'amianto (familiari dei lavoratori, esposti ed ex esposti); è da evidenziare che a fronte delle 600.000 domande presentate all'Inail per il riconoscimento dei benefici previdenziali, un terzo sono state rigettate e che a oltre la metà non è stata fornita ancora una risposta.
Per consultare il disegno di legge dei senatori Casson e Pegorer, a cui fanno riferimento le petizioni seguire questo link

Il giorno 3 luglio 2008 abbiamo consegnato le firme raccolte direttamente in senato a Casson, in occasione della conferenza stampa di presentazione della proposta di legge. Un ringraziamento a tutti quelli che ci hanno sostenuto firmando le petizioni

lunedì 19 maggio 2008

Ferentino. Via della Bonifica!!

A Ferentino esiste una strada di campagna, che si chiama "Via della Bonifica".
A dispetto del nome, questa strada è fatta oggetta di periodici abbandoni di rifiuti di ogni tipo: dalla cartaccia, al chimico, all'amianto.
Noi ci siamo stati il 10 marzo ed il 13 aprile ed abbiamo realizzato il video pubblicato qui sotto.
Tra l'altro su "Il Messaggero" edizione di Frosinone, del 19 maggio 2008 è stato pubblicato questo articolo

martedì 13 maggio 2008

L'amianto

Cos’è l’amianto
Con il termine amianto, o asbesto, si intende un gruppo di minerali naturali a struttura fibrosa separabile in fibre molto sottili e resistenti.
In natura esistono diversi tipi di amianto, i più diffusi e utilizzati sono:
crisotilo, amosite, crocidolite.
La sua elevata fibrosità fa dell’amianto un materiale:
• indistruttibile
• resistente al calore a al fuoco
• resistente all’azione degli acidi e alla trazione
• molto flessibile
• filabile
• dotato di proprietà fono-assorbenti e termo-isolanti

Queste caratteristiche, insieme al basso costo di lavorazione, hanno favorito l’impiego di questo materiale in diversi campi (dall’edilizia all’industria ai trasporti) e in oltre 3000 prodotti diversi.
La fibrosità dell’amianto e la sua composizione chimica determinano un elevato rischio per la salute, ecco perché se ne è decisa la completa dismissione (legge 257/1992).
Dal 1994 non sono più prodotti e commercializzati materiali con amianto.

Mettere l'amianto in sicurezza

Per mettere l’amianto in sicurezza
Data la diffusione di questo materiale negli ambienti di vita e di lavoro e al fine di difendere la popolazione dai pericoli di esposizione ad amianto è parso opportuno:
• mettere a disposizione dei cittadini le conoscenze degli esperti;
• chiarire le responsabilità delle autorità pubbliche in materia di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’ambiente dal rischio amianto;
• informare i cittadini sul fatto che
L'amianto è pericoloso,
ma può essere messo in sicurezza
con azioni e interventi adeguati.

Dove è stato utilizzato

Dove è stato utilizzato?
Nel corso degli anni l’amianto è stato ampiamente utilizzato, ad esempio….
…nell’industria
• come materia prima per molti manufatti e oggetti;
• come isolante termico negli impianti ad alta e bassa temperatura (centrali termiche, industria chimica, vetraria, zuccherifici, fonderie, impianti di condizionamento, ecc.);
• come materiale fonoassorbente.

…negli edifici
• nelle coperture (lastre e pannelli, tubazioni e serbatoi, canne fumarie, ecc.) in cui l’amianto è inglobato nel cemento per formare il cemento-amianto (comunemente detto "Eternit");
• come materiale spruzzato per il rivestimento di strutture metalliche, travature, ecc.;
• negli elementi prefabbricati;
• negli intonaci;
• nei pannelli per controsoffittature;
• nei pavimenti costituiti da vinil-amianto (in cui è mescolato a resine sintetiche) e come sottofondo di questi pavimenti;
• in alcuni elettrodomestici, nelle prese e guanti da forno, teli da stiro, frangifiamma;
• nei cartoni posti a protezione degli impianti di riscaldamento.
….nei mezzi di trasporto
• per rivestire con materiale isolante treni, navi e autobus;
• nei freni e nelle frizioni;
• negli schermi parafiamma;
• nelle guarnizioni.

L’uso più massiccio dell’amianto si è avuto nell’edilizia, soprattutto nel periodo 1965-1983 come cemento-amianto.
In ogni caso l’amianto non è più stato utilizzato nei prodotti realizzati dopo il 1994.
Se pensi che nella tua casa possa esserci amianto:
• se il materiale è compatto e in buone condizioni non è pericoloso, ma occorre evitare abrasioni e danneggiamenti
• se il materiale è friabile si devono adottare gli opportuni interventi di bonifica
Dove è possibile trovare materiali con amianto nelle abitazioni:

• coperture in cemento amianto
• canne fumarie (cemento-amianto)
• cassoni per acqua (cemento-amianto)
• pannelli isolanti
• coibentazioni di tubature
• pavimenti vinilici (tipo linoleum)

Cosa fare

Cosa fare
La tutela dal rischio amianto coinvolge tutti i proprietari di immobili o cose con amianto, compresi Enti Pubblici come Province, Comuni, Aziende Ospedaliere.
Quando il materiale contenente amianto è

• in buone condizioni
• duro e compatto
• difficilmente danneggiabile
deve essere attuato un programma
di controllo periodico e manutenzione.
Quando il materiale contenente amianto è

• friabile
• danneggiato o deteriorato
e’ necessario un intervento di bonifica.
Chi ha amianto nel proprio edificio deve nominare una persona che valuti nel tempo lo stato di conservazione dei materiali che lo contengono
(può essere lo stesso proprietario).
La bonifica va effettuata da ditte autorizzate e specializzate per garantire che le procedure siano eseguite secondo quanto stabilito dalla norma: in sicurezza per le persone e l'ambiente. Per la provincia di Frosinone a questo link si trovano tutte le ditte autorizzate, le quali devono essere iscritte all'albo nazionale gestori ambientali categoria 10A e 10B - attività di bonifica beni contenenti amianto.
Tale elenco e gli elenchi relativi a tutte le regioni e le province del territorio nazionale sono pubblicati sul sito internet dell'Albo nazionale gestori rifiuti.

Quando è pericoloso

Quando è pericoloso

L’amianto è pericoloso solo quando le fibre di cui è composto possono essere inalate.
Non emette radiazioni e gas tossici.

Se l’amianto è COMPATTO
non esistono particolari rischi per la salute.

Il materiale è duro e può essere sbriciolato o ridotto in polvere solo con l’impiego di attrezzi meccanici (dischi abrasivi, frese, trapani..). Le fibre sono fortemente legate in una matrice stabile e solida per cui difficilmente si liberano.
Se l’amianto è FRIABILE
esiste il pericolo di inalarne fibre.

Il materiale che contiene amianto può essere facilmente sbriciolato o ridotto in polvere con la semplice pressione manuale. In tal caso le fibre di amianto sono libere o debolmente legate.Le fibre che si liberano sono talmente sottili da rimanere in sospensione nell’aria anche a lungo e risultare facilmente inalabili.
Anche i materiali contenenti amianto compatto possono diventare un rischio se abrasi o danneggiati.
E' importante controllare lo stato di conservazione di tutti i materiali contenenti amianto ed evitare gli interventi che possono danneggiarli

Quali malattie può provocare

Quali malattie può provocare
Asbestosi
Malattia cronica che determina insufficienza respiratoria.
Si manifesta dopo almeno 6-10 anni, è una malattia tipicamente professionale provocata da elevata esposizione a fibre di amianto, come quella che si verificava nelle miniere o nelle aziende che utilizzavano tale minerale.
Oggi l’asbestosi è in pratica scomparsa dagli ambienti di lavoro e non si riscontra negli ambienti di vita.
Cancro del polmone
E’ il tumore più frequente negli esposti ad amianto per motivi professionali.
Si manifesta a distanza di anni dall’esposizione ad amianto.
Mesotelioma pleurico
Tumore maligno, è molto raro nella popolazione generale (1-7 casi per milione di persone all’anno), ma si presenta con frequenza molto superiore nei soggetti esposti ad amianto.
La latenza di questa malattia è molto lunga (superiore ai 20 anni).
L'abitudine al fumo potenzia considerevolmente l'effetto nocivo dell'amianto

Normativa di riferimento

Normativa di riferimento


Legge 27 marzo 1992 n.257(G.U. n.87, supplemento ordinario del 13 aprile 1992)Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto

Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Cenni storici

Una volta l’amianto…..usi e credenze
I Persiani e i Romani utilizzavano l’amianto per avvolgere i cadaveri da cremare per ottenere ceneri più chiare.

Una credenza popolare voleva che l’amianto fosse la "lana della salamandra" grazie alla quale l’animale poteva sfidare il fuoco senza danno.
Amiantus alumini similis nihil igni deperdit; hic veneficiis resistit omnibus, privatim magorum.
L'amianto, simile all'allume, non si consuma a causa del fuoco; esso resiste a tutte le stregonerie, specialmente a quelle dei maghi
Plinio, Naturalis Historia 36, 139 (I sec. D.C.)

Marco Polo ne "Il Milione" racconta che nella provincia cinese di Chingitalas, il minerale veniva filato per ottenere la stoffa delle tovaglie.

Nel ’600 il naturalista Boezio riferisce dell’uso dell’amianto nella medicina dell’epoca per "unguenti miracolosi".
L’amianto ha continuato ad essere utilizzato nei farmaci fino agli anni ’60 (per una pasta dentaria per otturazioni e una polvere contro la sudorazione dei piedi).

Fine 1800: i primi casi di un suo impiego nell’industria. In Austria inizia la produzione di cemento-amianto.
Nei primi del ‘900 viene usato nella metropolitana di Parigi e Londra per sostituire materiali facilmente infiammabili o che producevano scintille.

1932 : rivestimento del transatlantico "Queen Mary" in amianto.

Da allora è stato utilizzato diffusamente in svariati settori.