I Persiani e i Romani utilizzavano l’amianto per avvolgere i cadaveri da cremare per ottenere ceneri più chiare.
Una credenza popolare voleva che l’amianto fosse la "lana della salamandra" grazie alla quale l’animale poteva sfidare il fuoco senza danno.
Amiantus alumini similis nihil igni deperdit; hic veneficiis resistit omnibus, privatim magorum.
L'amianto, simile all'allume, non si consuma a causa del fuoco; esso resiste a tutte le stregonerie, specialmente a quelle dei maghi
Plinio, Naturalis Historia 36, 139 (I sec. D.C.)
Marco Polo ne "Il Milione" racconta che nella provincia cinese di Chingitalas, il minerale veniva filato per ottenere la stoffa delle tovaglie.
Nel ’600 il naturalista Boezio riferisce dell’uso dell’amianto nella medicina dell’epoca per "unguenti miracolosi".
L’amianto ha continuato ad essere utilizzato nei farmaci fino agli anni ’60 (per una pasta dentaria per otturazioni e una polvere contro la sudorazione dei piedi).
Fine 1800: i primi casi di un suo impiego nell’industria. In Austria inizia la produzione di cemento-amianto.
Nei primi del ‘900 viene usato nella metropolitana di Parigi e Londra per sostituire materiali facilmente infiammabili o che producevano scintille.
1932 : rivestimento del transatlantico "Queen Mary" in amianto.
Da allora è stato utilizzato diffusamente in svariati settori.
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